Avv. Alessandro Zanetti
Case Study
Un cliente si presenta nel mio studio chiedendo di recuperare un credito nei confronti di una SRL.
Il cliente ha in mano un assegno protestato, ma la società con sede in Provincia di Napoli non ha depositato bilanci negli ultimi due anni, non possiede beni immobili e nella sede operativa non risultano beni mobili di valore apprezzabile.
Il recupero appare pertanto impossibile, sennonché, dalle visure normalmente svolte dallo Studio in casi consimili, emerge che l'assegno protestato non compare nel Registro dei protesti.
La circostanza è alquanto singolare ed evidenzia un errore nella catena di attività che, a partire dalla Banca presso cui viene posto all'incasso l'assegno, porta, attraverso l'opera del Notaio e dei funzionari della Camera di Commercio, alla pubblicazione del protesto.
Si tratta di un errore che potrebbe essere del tutto involontario, oppure costituire un tassello della strategia del debitore per proseguire la propria attività senza subire gli effetti deleteri della pubblicazione di un protesto.
Decido quindi di approfondire la ricerca e, attraverso attività stragiudiziale, scopro che un assistente del Notaio che aveva levato il Protesto aveva omesso di inviare l'apposita comunicazione alla Camera di Commercio competente ai sensi dell'art. 3 L. n. 77/1955. Ciò avrebbe comportato l'irrogazione delle sanzioni disciplinari previste a carico del Notaio.
A conclusione della vicenda, il Notaio non è stato segnalato all'Ordine competente e, dopo pochi giorni dalla scoperta della causa dell'errore, il debitore ha spontaneamente provveduto al pagamento del debito, interessi e spese comprese.